VIRGILIO ANTONIAZZI

" IL GIORNALE DI VICENZA "

LE VISIONI DI NATURA E LA CORDIALE REGISTRAZIONE DEGLI EFFETTI FAMILIARI ANIMANO LA PITTURA DI VIRGILIO ANTONIAZZI

Non è da pochi anni che mi capita di osservare gli esiti dell’impegno pittorico di Virgilio Antoniazzi e ogni volta ho avuto conferma di un dato costante del suo operare. L’avere egli individuato cioè quello che più intimamente risultava connaturato al suo modo di sentire e di scoprire la realtà, passata al filtro dell'emozione.

Non esistono per lui problemi connessi alla dialettica del distacco dal reale per mirare alle invenzioni delle forme, all'impiego del colore nella sua valenza di elemento autonomo, primario nel costruire le immagini. Gli basta quindi riuscire a dare proprietà a quanto appare riflesso dall'indagine visiva e quindi modificato dalla contemplazione e dalla spinta originata dall'emozione.

Non è per caso che Virgilio Antoniazzi ha scelto di preferenza i luoghi a lui noti fin dalla prima infanzia (che poi sono, come è noto, quelli della Vallata del Chiampo) con i quali riuscire sempre a colloquiare con pertinacia analitica, con cuore pulsante di emozioni sempre vive, sempre insorgenti, evocate col fervore della prima volta, con la gioia della scoperta.